PISCINA IRGAS



 

Lunghezza: Km 2,88
Tempo di percorrenza: 1,5 ore andata 1 ritorno
Grado di difficoltà:
Bassa
Segnalato: Qualche segnale in legno

 

Come Arrivarci

Una volta giunti all’ingresso di Villacidro provenienti da San Gavino Monreale si giunge ad una rotatoria nella quale svoltiamo a sinistra, (a destra si andrebbe alla magnifica cascata di “Sa Spendula”), e proseguiamo sempre dritti percorrendo la Via Nazionale.
Superati tre semafori, in cui procediamo sempre dritti, arriviamo all’uscita del paese in direzione Cagliari fino a trovare un incrocio sulla destra in cui svoltiamo seguendo l’indicazione per Monti Mannu e Villascema.
Proseguiamo per circa 2,1 km sino a trovare una biforcazione in cui andiamo a destra in direzione di Monti Mannu, andando dritti si
arriverebbe alla bellissima chiesa campestre di San Sisinnio, ed un secondo bivio, dopo circa altri 1,9 km, in cui andiamo sempre a destra, e seguiamo le indicazione per la diga sul Rio Leni.
Giunti alla diga, una sosta è d’obbligo per ammirare il lago artificiale, si procede per una strada, sempre asfaltata ma un pò stretta, che costeggia il lago, fino a giungere ad un ponte sul Rio Bidda Scema.
Superato il ponte svoltiamo a sinistra, a destra si andrebbe nella località di Villascema in cui si trova la  chiesetta campestre di San Giuseppe.
La strada, sempre asfaltata ma stretta continua a costeggiare il lago fino ad arrivare ad un secondo ponticello sul Rio Leni.
Superato il ponticello svoltiamo decisamente sulla destra, dritti si andrebbe in una bellissima pineta attrezzata, e da questo momento in poi la strada non è più asfaltata ma comunque in buono stato di manutenzione.
Ci inoltriamo all’interno dell’area demaniale di Monti Mannu, costeggiamo il Rio Leni che si trova alla nostra destra e proseguiamo fino ad incontrare la Caserma della Forestale, proseguiamo, superiamo un ponticello sul rio Leni e continuiamo a costeggiare il fiume che però adesso si trova alla nostra Sinistra sino ad arrivare al vivaio della forestale con la vicina Locanda del Parco.
Qui consigliamo di lasciare l’auto e di proseguire a piedi.
Per i più pigri la strada, anche se in condizioni non tanto buone, può essere percorsa ancora un po’ fino ad arrivare alla Cantine Ferraris (si possono scorgere i ruderi in altro sulla nostra destra).
Siamo in prossimità del punto in cui il Rio D’oridda ed il Rio Cannisoni si incontrano dando origine al Rio Leni.
Da questo punto, lasciate le auto, inizia la nostra avventura.
La strada, sempre abbastanza evidente, costeggia il Rio Cannisoni, alla nostra sinistra, mentre è delimitata a destra dalle imponentissime pareti rocciose. Il sentiero prosegue fino a tuffarsi all’interno del bosco in cui, oltre al silenzio rotto solo dallo scrosciare delle acque del fiume, colpiscono le numerose pietre ricoperte di muschio che danno all’ambiente una sensazione surreale. Dopo aver percorso 1700 m circa troviamo un ponticello in ferro che ci permette di attraversare il Rio Cannisoni che d’ora in poi sarà alla nostra destra. Percorsi altri 500 – 600 m inizia la ripidissima salita all’interno del bosco che ci fa faticare non poco, ma tanta fatica è ampiamente ripagata dai panorami che si aprono e che possiamo ammirare nei punti in cui la foresta ci permette di vedere. Una volta saliti in cima possiamo già vedere l’imponentissima cascata di fronte a noi. Iniziamo la discesa attraverso un sentierino piuttosto ripido e sconnesso, (in alcuni punti sono presenti dei veri e propri gradini) fino ad arrivare all’interno del letto del Rio d’Oridda, ed arrivare finalmente dopo pochi passi ai piedi della cascata. Sedersi ad ammirare questa bellezza è quanto di più rilassante ci possa essere, ascoltare il silenzio rotto solo dallo scrosciare dell’acqua che si tuffa in un bellissimo laghetto color smeraldo. Un'altra perla dell’interno della Sardegna da visitare e da lasciarci a bocca aperta. C’è un altro percorso per arrivare alla cascata ed è quello che segue il Rio D’Oridda, il fiume che alimenta la cascata, però è un percorso piuttosto impegnativo in quanto ad un certo punto un laghetto ci blocca il passaggio e ci costringe ad una deviazione piuttosto impegnativa e non adatta a tutti.
Ci ripromettiamo di percorrerlo e di riportare le indicazioni sul sito quanto prima.


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