Una
volta giunti all’ingresso di Villacidro provenienti da San Gavino Monreale
troviamo una rotatoria nella quale svoltiamo a sinistra, svoltando a
destra si andrebbe alla magnifica cascata di “Sa Spendula”, e proseguiamo
sempre dritti percorrendo la Via Nazionale.
Superati tre semafori, in cui procediamo sempre dritti, arriviamo
all’uscita del paese in direzione Cagliari sino ad arrivare ad un incrocio
sulla destra in cui svoltiamo in direzione Monti Mannu e Villascema.
Proseguiamo per circa 2,1 km sino a trovare una biforcazione in cui
andiamo dritti, a destra si andrebbe a Monti Mannu. La strada è asfaltata,
dopo circa 1,5 km troviamo a destra il bivio per la Chiesa di San
Sisinnio, noi proseguiamo dritti; la strada continua a salire di quota e
pur essendo ancora asfaltata da un certo punto in poi risulta piuttosto
dissestata in quanto piena di buche ed avvallamenti…poveri ammortizzatori…
Percorsi altri 9 km circa giungiamo ad uno slargo dove è possibile
lasciare l’auto ed un cartello in legno alla nostra sinistra ci indica
l’inizio del camminamento per l’area di Matzanni.
La prima parte del sentiero è completamente in salita, una salita
piuttosto costante e continua che ci fa venire da subito il fiatone,
tuttavia il bellissimo panorama che si apre di fronte a noi, (e la
necessità di riprendere fiato), ci obbligano di tanto in tanto a fermarci
ed ammirare la vallata sottostante circondata dai monti in cui si trova
incastonato il lago sul Rio Leni.
Superata la salita il sentiero diventa pianeggiante e svolta sul fianco
destro della montagna, sino ad arrivare ad un pianoro.
Proseguendo, il sentiero si inoltra all’interno di una sughereta ed inizia
leggermente a scendere fino ad incontrare una strada carrabile,
l’attraversiamo, e proseguiamo sempre all’interno della sughereta,
superiamo una sorgente alla nostra destra in cui possiamo rifocillarci, e
proseguiamo fino ad incontrare ed attraversare una fascia frangi fuoco
delimitata da una rete.
Superata la rete troviamo alla nostra sinistra l’area archeologica di
Matzanni composta da tre pozzi Sacri, ovvero gli edifici di culto per
eccellenza delle antiche civiltà nuragiche, di cui solo uno è abbastanza
visibile. Una leggenda
narra di una Maledizione che aleggia su questo sito,
alcune persone che, andate lì di notte alla ricerca di tesori,
rientrate a mani vuote, terrorizzate, erano morte di lì a poco.
Visitata l’area possiamo continuare a seguire il sentiero in direzione di
una pineta che si trova di fronte a noi delimitata da una strada
proveniente da Vallermosa ed a sua volta delimitata da una rete.
Seguiamo la strada verso destra in direzione di un cancello, superato il
cancello (a fianco del cancello grande se ne trova uno pedonale aperto),
se ne trova un altro sulla nostra sinistra che ci permette di accedere
all’area del Tempio Fenicio.
Il panorama in questo punto ci permette di intravedere l’abitato di
Domusnovas (riconoscibile dal suo palazzo Comunale a forma di
transatlantico) e di altri centri del Sulcis. Se avete ancora voglia
potete continuare a salire seguendo la fascia frangi fuoco che costeggia
la rete e dopo un ulteriore faticata si arriva alla cima del Cuccurdoni
Mannu in cui si trova un piccolo rifugio ed una vedetta. Da questo punto
il panorama è stupendo, lo sguardo spazia dai paesi del Campidano fino a
Cagliari, perfettamente visibile nelle giornate limpide.Alle nostre spalle
tutta la zona del Sulcis con i suoi monti e sotto di noi la vallata con il
lago su Rio Leni.
Da notare che in questo punto arriva una strada carrabile, quindi per i
più pigri ci si può arrivare in auto…ma visto che siamo su un sito di
Trekking, non penso interessi a qualcuno… |